Letizia Michielon ­– Biografia

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Pianista, filosofa della musica e compositrice veneziana, Letizia Michielon è un’artista poliedrica. Grazie alla sua formazione neoumanistica, costruisce il proprio profilo creativo attraverso il dialogo tra le diverse discipline, proponendosi di realizzare un percorso estetico innovativo e in continua espansione.

Da Eugenio Bagnoli, con cui si è diplomata appena sedicenne summa cum laude presso il Conservatorio «B. Marcello» di Venezia, ha appreso la passione per la ricerca del suono, sintesi di un percorso culturale ad ampio raggio, e una concezione dell’interpretazione quale sfida proiettata nel futuro, in grado di incidere profondamente nell’avventura della conoscenza.

 

Dopo l’esordio a quattordici anni nella Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo, si è in seguito perfezionata con M. Tipo, K. Bogino, A. Jasinski, P. Masi e M. Mika, intraprendendo giovanissima una carriera concertistica che l’ha portata a esibirsi in sale prestigiose (Mozarteum di Salisburgo, Centro Schönberg di Vienna, Kunstuniversität di Graz, Casal del Metge di Barcellona, Accademia Chopin di Varsavia, BKA Theater di Berlino, Mozart Hall di Bratislava, Abravanel Hall di Salt Lake City-Utah, Pollack Hall di Montreal, New York University, Teatro la Fenice di Venezia, Fondazione “E.Vedova”, Conservatorio “G. Verdi” di Milano, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro “G. Verdi” e Teatro Miela di Trieste).

Nel 2024 ha debuttato in Cina e Giappone, ove ha suonato con l’Orchestra di Nagoya; nel 2025 ha suonato nel Padiglione Italia all’Expo di Osaka presentando un progetto dedicato alla musica e alla calligrafia. Nel 2025 è stata invitata dal New York University a tenere un conferenza e recital dedicato a Berio e Hosokawa; nella stessa occasione eseguirà una sua prima assoluta commissionatale dal Washington Square Ensemble e terrà un recital solistico.

Sempre nel 2025 esordirà a Mosca con un recital presso la celebre Gnesin Russian Academy.

 

Da alcuni anni si sta dedicando all’approfondimento del pensiero beethoveniano, incidendo per Limen l’integrale delle sonate e principali opere pianistiche in una produzione discografica che intreccia l’aspetto esecutivo a quello della ricerca scientifica volta all’approfondimento della Bildung neoumanistica.

Un work in progress che ha dato vita al Progetto Beethoven 2027, in corso alla Scuola Grande di San Rocco, nel quale l’artista sta proponendo l’integrale delle sonate e dei concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven con la direzione di Francesco Fanna. Analogo progetto monografico si sta svolgendo presso il teatro Miela di Trieste.

Parallelamente, sempre con Limen, ha avviato la registrazione dell’integrale chopiniana e l’incisione  delle opere di  C. Debussy e M. Ravel. Il suo ultimo cd chopiniano è stato presentato nel 2024 a Milano nel Museo del Teatro La Scala, a Rai Radio Tre e a Radio Vaticana. 

L’esperienza interpretativa si intreccia saldamente a quella compositiva.

Dopo il diploma in Composizione, sotto la guida di R. Vaglini, ha ricevuto commissioni all’interno di importanti  festival internazionali, tra cui Biennale Musica, Teatro La Fenice, Ex Novo Musica, Trieste Prima, BKA di Berlino, Festival di Perpignan, Festival di Limoux, Washington Square Festival, Expo di Osaka.

Il percorso compositivo ha aperto ulteriori orizzonti verso la direzione d’orchestra, coltivata sotto la guida di P. Bellugi, R. Rivolta e M. Summers, e la musica elettronica, che ha studiato presso il Conservatorio di Venezia.

Spesso le sue opere traggono spunto da suggestioni figurative o da letture filosofiche e poetiche.

 

La filosofia rappresenta infatti il suo terzo polo di interesse.

Dopo la laurea summa cum laude conseguita a Ca’ Foscari, con una tesi sugli scritti estetici di F. Schiller, ha conseguito il Ph.D. in Scienze Pedagogiche e Didattiche presso l’Università di Padova discutendo una tesi su J.W. von Goethe. Nel 2019 ha discusso il secondo Ph.D. in Filosofia della Musica a Ca’ Foscari con una tesi sul Beethoven  di Adorno.

È membro del gruppo di ricerca guidato dal prof. Mario Gennari presso l’Università di Genova, del Centro di Ricerca Orfeo dell’Università di Verona e di PERLa (Performance Epistemologies Research Lab) dello IUAV (Venezia). Fa parte del comitato scientifico della collana Impromptus (EUT, Trieste), comprendente saggi di estetica, musicologia e filosofia della musica e della Rivista Ateneo dell’Ateneo Veneto.

Ha curato il volume Die Klage des Ideellen, Il Lamento dell’ideale. Beethoven e la filosofia hegeliana (EUT, 2018), presentato a Pordenone Legge; la monografia Il suono messo a nudo. Contrappunti al Beethoven di Adorno (EUT, 2020); e La mia musica è calligrafia. Suono e silenzio nel pensiero compositivo di Toshio Hosokawa (EUT, 2022).

Ha pubblicato per Cambridge Press, Il Melangolo, Il Poligrafo, EUT e Mimesis.

 

Docente di Pianoforte principale e Musica e Performance al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, all’interno della stessa istituzione è stata inoltre Coordinatore del Dipartimento Tastiere e referente del Conservatorio nell’ambito della piattaforma universitaria Study in Venice (https://www.studyinvenice.it).  Attualmente coordina il corso di Dottorato in Musica, Performance e Innovazione Tecnologica.

L’entusiasmo per l’attività didattica, ereditata dal M° Bagnoli, l’ha portata inizialmente a insegnare presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha tenuto successivamente master classes presso prestigiose istituzioni internazionali quali MDW di Vienna, Conservatorio di Lugano, Accademia Chopin di Varsavia, Conservatorio Reale di Madrid, Trinity Laban di Londra, Conservatorio di Pechino, Accademia di Novi Sad, Accademia di Sarajevo, New York University e McGill University di Montréal.

 

Sue registrazioni e interviste sono state trasmesse dalla RAI, Radio della Svizzera Italiana, Radio Televisione di Capodistria, Radio di Salt Lake City e NHK di Tokyo.

 

Critico musicale, membro dell’ANCM (Associazione Nazionale Critici Musicali Italiani), collabora con il Giornale della Musica, Amadeus, Classic Voice e Il Gazzettino.